«Primarie false come 7 anni fa Nel Pd serve un terremoto»

(…) oggi la base elettorale sia la stessa che ci fu quando organizzammo quelle primarie alla disperata, tanto per far partire il principio che si ascoltano gli elettori. Quelle del 2001 erano primarie false perché organizzate tra eletti e dirigenti, una base ristretta e organica, e quindi con un risultato già dato».Vuol dire che lo scontro tra Stefano Draghi e Davide Corritore è falso e che è già tutto deciso?«In questo caso la competizione Draghi-Corritore è una competizione vera, ma una base elettorale così ristretta non dà spazio a candidature outsider e le primarie sono false comunque. Un Obama non si presenta, le scelte sono totalmente interne alla parte più ristretta del partito. Così mortifichi il progetto che hai proposto agli elettori e poi privi di potere vero il coordinatore cittadino che eleggi. Già le primarie per il coordinatore provinciale, fatte a metà luglio, poco frequentate, erano molto deboli. Il fatto è che c’è la paura della democrazia. Non dico che è così solo nel Pd, ma io parlo per il mio partito. Pensavamo a una democrazia regolata per includere, non per escludere».Contesta il metodo o non le piacciono neppure i candidati?«Sia Draghi che Corritore sono candidati di livello, il problema non sono le qualità personali dei due, è la ristrettezza del campo. Corritore è una figura che può apparire esterna ma è stata concordata in una logica spartitoria tra Ds e Margherita.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=303068

Alitalia, la Newco ai sindacati: senza accordo non si va avanti

Mentre, come richiesto dal decreto del governo approvato giovedì, il consiglio di amministrazione di Alitalia ha chiesto il commissariamento (Augusto Fantozzi è stato nominato da Berlusconi e Scajola) e ha presentato ricorso per la dichiarazione dello stato di insolvenza al Tribunale di Roma (l’indebitamento al 31 luglio 2008 è salito a 1.172 milioni di euro ), la cordata della nuova società fa un annuncio tutt’altro che scontato. Senza accordo con i sindacati, non se ne fa niente. Nonostante gli annunci trionfanti di Berlusconi sul salvatgaggio di Alitalia, Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa San Paolo, la banca a capo della Newco, mette i paletti all’operazione: «Se non si riuscisse a trovare un accordo sindacale – ha spiegato – il progetto non partirebbe». Insomma, non c’è ancora nulla di fatto e per capire «se si va avanti o no» ci vorranno altre «4-5 settimane»: «Il progetto è appena iniziato – ha spiegato ancora Passera – e naturalmente si dovrà passare attraverso le autorizzazioni dell’Antitrust e delle autorità europee. Ci sono ancora molte cose da fare – ha aggiunto – il progetto non è ancora partito, ma – sostiene – ha tutti i presupposti per partire e noi pensiamo che avrà successo».Non la pensano esattamente così i sindacati. Lunedì i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori incontreranno il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=78484

Delfino e Minghella dallo psicanalista: «Nati per uccidere»

Nell’articolo che segue vengono messi a confronto due protagonisti della cronaca nera che hanno sconvolto la Liguria a distanza di oltre trent’anni. Maurizio Minghella, serial killer e Luca Delfino, processato per l’omicidio dell’ex fidanzata di Antonietta Multari avvenuto lo scorso anno a Sanremo e sospettato per l’omicidio, avvenuto otto mesi prima a Genova, di Luciana Biggi, anche lei legata sentimentalmente all’uomo. L’analisi del profilo psicologico dei due uomini si basa su questa ipotesi avanzata dagli inquirenti e non intende emettere sentenze di colpevolezza preventive.Amedeo Ronteruoli**I casi di Luca Delfino e di Maurizio Minghella riguardano da vicino la Liguria e rappresentano due vicende che hanno interessato, e inorridito, il pubblico. Si tratta di due casi molto diversi dal punto di vista della clinica e della psicopatologia, come vedremo, ma hanno in comune il fatto che, in entrambe le vicende, qualora fosse provata la colpevolezza di Delfino anche nel primo omicidio, è stato loro «permesso» di tornare a uccidere nonostante fosse evidente la pericolosità dei due soggetti. Si tratterebbe, nel caso, di due «serial-killer», omicidi seriali, anche se il loro sintomo trae origine da dinamiche psichiche differenti.Vediamo che Luca Delfino ha avuto la propensione ha instaurare legami affettivi con diverse donne, ripetendo ogni volta un copione abbastanza simile. È come se egli avesse voluto aderire sempre più alla compagna, mirando a una sorta di comunione totale con lei, che via via non lasciava più alla partner nessuno spazio soggettivo, finché lei – cominciando a percepire l’angoscia che sorge da un simile assillo – non tentava di prendere le distanze, di avere un attimo di respiro; è quello che è accaduto, ad esempio, anche con la vittima uccisa a Sanremo, che gli aveva chiesto di restare separati per un po’ di tempo.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=280740

Faro Consob su Bipiemme

La Consob accende un faro su Bpm per le ipotesi di dimissioni del direttore generale Fabrizio Viola. Secondo l’agenzia Radiocor la Commissione, in seguito alle voci sempre più insistenti sull’addio del banchiere, nei giorni scorsi ha chiesto chiarimenti all’istituto presieduto da Roberto Mazzotta. Bpm si è limitata a rispondere che al momento «non è stata aperta alcuna procedura formale». In Borsa, dalle prime indiscrezioni il titolo ha ceduto il 9,9%.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=273610

L’omicida del 17enne è un pregiudicato albanese

Secondo voci non confermate, nè smentite, sarebbe un albanese con precedenti penali il ladro d’auto che martedì sera, su una vettura rubata, su una vettura rubata, dopo avere travolto e ucciso lo studente Andrea Grassi, (…)

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=273719

Angelina spara sdraiata sul cofano nel poliziesco più inverosimile

Spara come una matta Angelina Jolie. Pistola, mitra, bazooka, tutto fa brodo. In piedi, seduta, perfino sdraiata sul cofano di una Ferrari in corsa. Altro che Rambo. La gente che andrà al cinema per sorbirsi questo sconclusionato, sanguinolento e assordante Wanted – Scegli il tuo destino, diretto da un tizio dal nome ostrogoto, lo farà soprattutto per lei. E le signore faranno notare con soddisfazione ai partner che se la coscia è ancora stagna, attorno alla bocca siliconata compaiono le prime preoccupanti rughe. La storia, naturalmente inverosimile e con un tasso d’ironia ai minimi termini, è presto detta. Il remissivo contabile Wesley (James McAvoy), vessato in ufficio e cornificato dalla fidanzata, si riempie di pillole contro l’ansia. Fatale è l’incontro con la seducente Fox (la Jolie), che, dopo averlo sottratto al micidiale pistolero Cross, gli rivela: ha appena ucciso tuo padre, infallibile killer della Confraternita; sarai tu a vendicarlo. Il ragazzo entra così nel castello dove il millenario club anticrimine è camuffato da azienda tessile. Il gran capo Sloan (Morgan Freeman) lo sottopone a un tirocinio durissimo, con botte da far schiattare un toro. Ora vai e uccidi il rio, gli sibila. Nella frenetica rimanenza c’è anche una (mezza) sorpresa. Due le scene da cuore in gola, con frastuono adeguato: un estenuante autoscontro e un treno in caduta libera. Peccato che tra le molteplici sequenze d’azione, s’insinuino ridicole disquisizioni filosofiche, quasi sempre affidate allo svogliato Morgan Freeman.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=273634