Pronta al decollo la nuova Alitalia Colaninno presidente

È stata costituita la newco per Alitalia. È la nuova società che rileverà il marchio e le attività della compagnia di bandiera italiana. Presidente sarà Roberto Colaninno, amministratore delegato Rocco Sabelli. I soci, per ora, sono sedici. Il nome della società è Compagnia aerea italiana. Il capitale ammonta a un miliardo di euro.

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L’accusa di Mangiarotti «Così è la fine di un’epoca i danari creano inimicizie»

Milano. È sgomento Edoardo Mangiarotti, il decano della scherma italiana, che con 13 medaglie in 5 Olimpiadi resta uno degli atleti più titolati al mondo. Nonostante i suoi 89 anni Mangiarotti, che ancora presiede la commissione disciplinare della Federazione internazionale, partirà per la Cina con uno scopo: fare chiarezza negli ambienti della federazione sul caso Baldini. «Non trovo parole. Conosco molto bene il ragazzo e posso dire che Andrea è pulitissimo: era la nostra speranza. Per lui è una stroncatura tragica. Sono meravigliato: pochi giorni prima dell’europeo di Kiev, Baldini aveva fatto un test antidoping ed era risultato negativo. Poi arriva l’esito di questo ulteriore esame a un giorno dalla sua partenza per la Cina».Baldini ha parlato di complotto, implicitamente puntando il dito contro un compagno di squadra. Mangiarotti non esclude nulla. «Se c’è stato un complotto, mi domando come la federazione non se ne sia accorta. Tra Baldini e Cassarà c’erano già stati alcuni precedenti, i due non andavano d’accordo. E pensare che ai miei tempi c’erano rapporti di massima lealtà non solo tra compagni di squadra, ma persino tra avversari. Ricordo l’amicizia con Christian d’Oriola, il più grande fiorettista francese: ci affrontavamo in pedana, poi si andava a cena insieme. Ora nelle squadre moderne ci sono elementi che non legano con gli altri e, purtroppo, girano troppi quattrini che minano ogni rapporto di amicizia».

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Io la vedo così di

P er valutare la nuova Juventus e indovinarne il destino oltre che lo spessore tecnico, bisogna partire dall’allestimento del suo centrocampo. E non per rispetto del luogo comune secondo cui quello è il luogo della compensazione tattica delle diverse esigenze. No, è Claudio Ranieri che lavora da mesi a quel settore, scalpellando, levigando e reclamando ora il ritocco fondamentale. Partì, tra timori e tremori, dalla coppia dei rimorsi juventini, Almiron-Tiago, spiaggiando come un cetaceo. A metà navigazione riprovò con Cristiano Zanetti e Sissoko, reclutato a gennaio, ottenendo risultati incoraggianti. Si servì del centrocampista africano presentato come «riserva del Liverpool» per esorcizzare un altro tabù secondo il quale i calciatori provenienti dalla Premier league, sarebbero inadatti al nostro calcio.A completare il puzzle futuro, manca ancora una tessera: Stankovic o Xabi Alonso, per riassumere le trattative. E allora ecco l’allestimento juventino: Camoranesi a destra, Sissoso-Stankovic o Xabi al centro, Nedved o Stankovic a sinistra (con Cristiano Zanetti quinta pedina disponibile). La domanda, didascalica, è la seguente: quale club di rango della nostra serie A può contare su un centrocampo più forte? La risposta personale è la seguente: nessuno o quasi. Concorre solo la Roma, naturalmente a condizione che Aquilani non faccia parte di alcun baratto, specie con l’Inter.L’unico vero limite del quartetto è costituito dall’età di Nedved (36 anni) che non promette un rendimento di alto profilo atletico nella stagione scandita dal doppio impegno, campionato più Champions.

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Eni allenta il controllo sulla rete gas

da MilanoDi separazione societaria non se ne parla più, anche perché per il momento ha rinunciato a pretenderla la stessa Unione Europea. Si va invece verso un tipo di unbundling più leggero: nei gruppi integrati verticalmente (come Eni, Edf, Gdf o Rwe) le reti di distribuzione del gas dovranno essere separate solo gestionalmente dalla società madri di produzione e distribuzione. L’argomento, che si trascina da anni, è la possibilità di accesso alla rete di distribuzione del gas e alle altre infrastrutture, come lo stoccaggio, a condizioni non penalizzanti per i concorrenti. Un’ipotesi ventilata nei mesi scorsi era quella della creazione di un’unica rete europea indipendente. Per ora, un primo passo nella direzione della separazione amministrativa e contabile della rete, per ottemperare alle richieste Antitrust e favorire la competizione, lo sta facendo l’Eni. Ieri il gruppo ha comunicato di aver avviato «il processo di attuazione dei principi di separazione funzionale previsti dalla delibera n. 11/07 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas». Il processo riguarda le società del gruppo che gestiscono le attività infrastrutturali nel settore del gas (trasporto, distribuzione, stoccaggio e Gnl) che, a livello organizzativo, sono state separate funzionalmente dalle attività di produzione e vendita. Il 27 giugno scorso, su indicazione della controllante Eni i consigli di amministrazione di Snam Rete Gas, Italgas e Stogit, come informa il comunicato, «hanno individuato nella persona dell’amministratore delegato il gestore indipendente, previsto dalla delibera 11/07, e deliberato la modifica degli statuti con gli obiettivi di neutralità, non discriminazione ed efficienza nella gestione delle infrastrutture e delle informazioni commercialmente sensibili».

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Ken, guerriero ed eroe contro la tragedia nucleare

Il compromesso è escluso dai fan del genere manga, fumetti e filmati nipponici dalle filosofie estreme, dalle tematiche avveniristiche e planetarie. Per chi ama il genere Ken il guerriero è una squisitezza e le riserve sulla rozza animazione sono rimosse dalla passione degli autori. La Terra nel XXI secolo è reduce dall’olocausto nucleare. I superstiti invocano l’arrivo di una sorta di messia: è l’invincibile Kenshiro, eroe delle arti marziali. C’è molto lavoro per il nostro eroe, specie in previsione dei quattro sequel di cui Ken il Guerriero è il primo capitolo. Scenografie dark e un mix di sacro e profano aggiustato con abilità. Questa è la versione definitiva e cupa.KEN IL GUERRIERO di Takahiro Imamura (Giappone 2006). 90 minuti

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