Umbria Olii, il giudice cancella la beffa del risarcimento danni chiesto alle vittime – Interni

La fiaccolata a Campello sul ClitunnoA volte, sulla strada della giustizia, le tappe più importanti si coprono con un passo indietro. Lontano dalla beffa che si assomma al dolore e al lutto. Così almeno questa volta i familiari di Tullio Mocchini, Giuseppe Coletti, Wladimir Toder e Maurizio Manili, morti nel rogo della Umbria Olii a Campello sul Clitunno il 25 novembre del 2006, potranno sorridere sapendo che un tribunale ha deciso di riavvolgere il nastro e cancellare mesi di lavoro. È successo due giorni fa a Spoleto quando il giudice Augusto Fornaci ha di fatto cancellato dal procedimento la perizia che era stata elaborata dall’ingegner Pierluigi Pecchioli per Giorgio Del Papa, ad della Umbria Olii e unico indagato per la strage con l’accusa di disastro colposo con l’aggravante «della colpa con previsione dell’evento», violazione delle norme di sicurezza e omicidio colposo plurimo.Pagine dense di tecnicismi e analisi in base alle quali Giorgio Del Papa aveva chiesto oltre trentracinque milioni di euro di risarcimento danni ai familiari delle vittime dell’esplosione e all’unico superstite, indicando proprio negli operai della ditta Manili di Narni i responsabili dello scoppio e delle fiamme sprigionatesi dai silos. Perchè quel disastro, era scritto nella citazione in giudizio, «ad altro non può essere ascritta se non, da un lato, al fatto che l’impresa appaltatrice e i suoi dipendenti non hanno rispettato le modalità esecutive preventivamente concordate» e «dall’altro, al fatto che nonostante che ciò non fosse stato concordato, per risparmiare tempo ed entità di lavoro, hanno fatto ricorso alla saldatrice» in un ambiente potenzialmente esplosivo.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80522